Siete in partenza per NY, un viaggio programmato da almeno 6 mesi, e state preparando la valigia. All’improvviso un messaggio da un’amica: Diodato ha appena annunciato una data a sorpresa a Brooklyn, esattamente la sera del vostro arrivo. Ho riso di gioia per due giorni ininterrottamente. Con Diodato ho un rapporto magico e surreale, talmente assurdo da essere comico. Ho perso il conto delle coincidenze che mi legano a lui, eppure il destino riesce sempre a stupirmi. 

Come ve la spiego l’adrenalina e l’impazienza di attraversare l’oceano e correre al concerto? Una mezza pazzia, ma nulla mi avrebbe fermata: ci sarei arrivata e punto. It was just meant to be, e la cosa più bella è che non ho dovuto organizzare nulla. Ho solo detto “quando mi ricapita?” e ho seguito il flusso. Le cose erano già orchestrate dall’universo con una precisione incredibile.

Come se non bastasse, nella stessa serata suonavano anche Rodrigo D’Erasmo e un trio brasiliano (il Brasile, un fil rouge nella mia vita), e come ve lo spiego il privilegio di trovarmi a un concertino improvvisato e intimo, dopo aver visto Antonio riempire l’Arena di Verona? L’emozione di una situazione da “inizio carriera”, quando il pubblico non conosce l’artista che è sul palco e tu, da fan fiera, osservi il modo in cui conquista il locale canzone dopo canzone, in una lingua straniera per giunta! Per non parlare della saudade di terminare la serata con una chiacchiera e una birra, come non succedeva da anni. 

Ancora una volta, quando ho sentito “Adesso” sono scoppiata in lacrime. “Capire che adesso è tutto ciò che avremo”, e infatti eccomi lì, a gustarmi l’ennesimo momento assurdo e incredibile, così bello che se ci penso non mi sta in testa Momenti di felicità così alti li ho provati raramente. Forse è il karma, forse è solo il caso… io credo che questo genere di coincidenze siano piccoli momenti di paradiso: se trovi “il coraggio di vivere tutto per davvero”, l’universo ti premia così.


Racconto di Maria Laura Fiorentini