Mentre non possiamo fare a meno di tifare per Mahmood e Blanco, il nostro cuore, lo ammettiamo, batte anche per altri… ecco la i nostri brani preferiti dell’Eurovision.

Serbia: Konstrakta – In corpore sano

Un brano meravigliosamente diverso e fuori dagli schemi, totalmente ipnotico e alieno. In mezzo a tanta banalità e roba già sentita, un pezzo così sperimentale è troppo bello per essere vero.
Consiglio di cercare la traduzione del testo e andare a fondo del pezzo. È una critica ironica all’industria della salute e della bellezza. Tematica insolita per la musica, ma quanto mai necessaria in un’epoca in cui la pandemia ci ha resi ossessivi.
Una canzone di cui c’era il bisogno, che vale la pena di approfondire e di ascoltare con attenzione.

Portogallo: maro – saudade, saudade 

Il Portogallo punta sempre sulla qualità e si presenta ogni anno con dei brani che stanno tre spanne sopra a tutti gli altri.
Questa canzone è incredibilmente bella, mi si è attaccata all’anima dal primo ascolto. Mi ha catturata e emozionata dall’inizio alla fine, per me è senza dubbio il pezzo più interessante.
Il battito delle mani sul ritornello è contagioso e la miscela di portoghese e inglese è naturale, spensierata, perfetta. La produzione, delicata e semplice, delega la forza del pezzo alla voce magica ed eterea di maro, che in tre minuti racconta la sua storia familiare con un’armonia che ti trasporta su un piano spirituale e va a toccare i sentimenti più profondi di amore, perdita, spazio e tempo. È una canzone lenta e gentile, fragile e intesa. Una perla rara.

Svizzera: Marius Bear – Boys do cry

La canzone più dolce e genuina di quest’anno.
«I ragazzi piangono e devono poterlo fare» è un messaggio che viene direttamente dal cuore, e a renderlo ancora più efficace è la semplicità con cui un ragazzo alto e grosso come Marius Bear si mette a nudo. 
Il punto forte del pezzo è proprio la voce di Marius, sincera, dolce ed emozionante. Voce che la produzione semplice e sapiente del brano ha messo in primo piano, e a ragione, dato che è stata paragonata a quella di leggende come Louis Armstrong e Frank Sinatra.

Francia: Alvan, Ahez – Fulenn

Quest’anno la Francia ha deciso di portare tradizione con un tocco contemporaneo, e ha osato presentando un brano in lingua bretone che accosta il folk celtico a ritmi techno. Ne è risultato un brano prodotto con maestria, con strofe e ritornelli folk che ci riportano alle atmosfere gitane della Corte dei Miracoli di Cocciante, per poi esplodere nel post-ritornello con ritmi techno oscuri e misteriosi che si abbinano perfettamente alla storia raccontata nel testo. La canzone infatti è ispirata alla leggenda di una donna che si è emancipata dalle norme sociali ballando attorno al falò della foresta.

Paesi Bassi: S10 – De Diepte

Non mi ero mai accorta quanto fosse bella la lingua olandese. Tutto merito della voce di S10, incastonata perfettamente nel ritmo accattivante del ritornello e nell’arrangiamento magico che mescola violini, chitarre acustiche e pianoforte.
Questa canzone mi ha stregata totalmente. Forse sono sotto effetto di un incantesimo, ma ogni volta che la riascolto mi sembra sempre più bella.

Islanda: Systur – Með Hækkandi Sól

Il pezzo è cantato da tre sorelle, le cui voci fatate si armonizzano fondendosi meravigliosamente e sono accompagnate da un arrangiamento rilassante.
C’è qualcosa di magico e terapeutico nella lingua islandese, sembra un brano cantato dagli elfi. 🧝🏻‍♂️ 

Lituania: Monika LIU – Sentimentai

Un brano elegante, sofisticato e sexy, esattamente come Monika LIU.
Lei è di un’eleganza senza tempo, la sua voce è cristallina e il testo è seducente e spettrale. La sua performance da Cabaret crea un’atmosfera jazz stile anni ’70, resa moderna da ritmi elettronici e sintetizzatori.
Tre minuti di estasi.

Belgio: Jérémie Makiese – Miss You

La cosa più interessante di questo pezzo è che Jérémie è un calciatore professionista (portiere) che ha mollato tutto per andare all’Eurovision.
E ha fatto bene! Il pezzo non è niente male, lui ha una voce accattivante, una pasta e un graffiato bellissimo. Stile soul R&B.
È un pezzo grezzo, puro, la voce non è  postprodotta e ti arriva tutta, vera e genuina, portando le tue emozioni dove vuole lei.


di Maria Laura Fiorentini