Maciste è una garanzia, sempre. Le aspettative su VV erano alte e, nonostante i demo già pubblicati ci avessero parecchio incuriositi, aspettavamo un singolo ufficiale per testarne a pieno le potenzialità. 

Con nostro grande sollievo, VV mantiene intatta la spontaneità di quei demo con cui si è affacciata sulla scena, timidamente, sottovoce, sussurrando. Quel sussurrato che adesso esplode finalmente in un ritornello vero, pieno.

E sembra ieri che ho imparato a stare meglio
E che mi fermo poco prima del tracollo
Però non mollo
Passo col rosso
Mi sento come una città in un bosco
Al verde

VV ha una scrittura bellissima, apre piccole finestre sulla propria vita e ci trasporta nel suo mondo. Testi che nascono in maniera naturale, da un’urgenza, e che suonano come uno sfogo, un raccontarsi, un presentarsi. Eppure non mancano mai giochi di parole, rime e assonanze. La metrica così creata conferisce a il Giusto un ritmo estremamente accattivante, unito ad una voce interessantissima che ci ha conquistati già dal giorno zero.

Un debutto — se così vogliamo vederlo — da 10 e Lode. È vero, qui non diamo voti, ma lasciateci dire che quando lo ascoltiamo e arriviamo in fondo, premiamo in automatico play, ancora e ancora; sentiamo che potremmo passare ore ad ascoltarlo senza accorgerci di essere andati in fissa.

Quand’è così, cara VV, vuol dire che hai fatto centro. 


#fissadellasettimana di Federica Sessa e Maria Laura Fiorentini