Raccontami un concerto: Tamino all’Ohibò di Maria Laura Fiorentini

Tamino è il protagonista del Flauto Magico di Mozart ma è anche un nome che ci è balzato all’occhio mentre spulciavamo la programmazione della Laiterie Artefact scacciando la nostalgia dell’Erasmus.

Quel nome ci ha trascinate su Spotify. Cerca: 🔎 Tamino. Clicca: ▶️ Ascolta.

Atmosfere cupe e malinconiche alla Jeff Buckley; una voce profonda e calda come Tom Waits e poi su su come Thom Yorke, e infine armonie mediorientali. Abbiamo chiuso gli occhi e davanti a noi c’erano le dune del Sahara. 🐫

È stato amore al primo ascolto. Dovevamo sentirlo dal vivo e già ci preparavamo mentalmente per il viaggio della speranza attraverso l’Europa. E invece ecco la sorpresa… in Tour a Milano, il 15 novembre al Circolo Ohibò. 😱

Giovedì eravamo lì, curiose e emozionate. Sul palco è salito un ragazzino di 21 anni, altissimo e magro con lo sguardo malinconico e il sorriso imbarazzato. Una chitarra acustica, una elettrica e lui da solo, con gli occhi chiusi e una voce magnetica. Era perso nel suo mondo e intanto trecento persone o forse più erano lì in apnea, ipnotizzate dalla sua voce e dalla sua bellezza eterea.

Al termine di un viaggio dal Belgio all’Egitto in dodici canzoni, Tamino ha riaperto gli occhi, arrossendo ci ha sorriso e ci ha chiesto di portare altri amici la prossima volta che verrà in Italia, così lui porterà il resto della band.

Noi raccogliamo già adesioni per portarvi con noi quando tornerà. CHI SI UNISCE?