mehro, la storia di un amore all’improvviso. Quando l’ho sentito la prima volta aveva un solo singolo pubblicato, Perfume, e poche migliaia di ascolti. Un brano semplicissimo, chitarra acustica e una voce calda, avvolgente, carica di emozioni, irresistibile. Me l’aveva segnalato Viviana, la migliore scopritrice di talenti internazionali che conosca. Le era spuntato all’improvviso, chissà da dove, e non se ne è più andato dalle nostre playlist.

Un amore a cui è seguito uno spam compulsivo. Nel giro di poco ho contagiato molti amici. Credo che chiunque abbia chattato con me negli ultimi 12 mesi, ad un certo punto ha ricevuto un brano di mehro: «Devi sentire questo qui!!». Una sana epidemia di musica nel mezzo di una pandemia mondiale.

Per mesi ho passato ore con mehro nelle orecchie, stregata dalla voce di questo ragazzino misterioso, e in trepidante attesa di ascoltare pezzi nuovi, che sono usciti sempre all’improvviso e che hanno riconfermato l’amore del primo ascolto. Amore che si è consolidato definitivamente quando mehro in persona mi ha scritto su Whatsapp, all’improvviso, in risposta a un messaggio che avevo inviato mesi prima (sul suo profilo Instagram c’è il suo numero. Scrivetegli e prima o poi vi prenderete un infarto come è successo a me).

Non so che cosa significa “mehro”, ma credo che “all’improvviso” sia la definizione che lo descrive meglio. E infatti, “all’improvviso” come di costume, settimana scorsa è uscito il suo primo album, SKY ON FIRE: 21 minuti netti da cui non riesco a scollarmi, un incantesimo che continua a stregarmi come la prima volta.


#nonchiamatelafissa di Maria Fiorentini