Per me il Trash ormai è come era la musica per Tenco, ci tengo troppo.

Il nuovo trash sembra nascere da social come Tik Tok. Io sinceramente i video di questa nuova piattaforma li vedo poco trash, ok la creatività personale, ma è più un copia qui copia là, e non è quello che mi soddisfa di più in fatto di situazione surreale che esce dalla realtà.
Su Instagram seguo le pagine più popolari sul tema ma non passa tutto. Io amo il trash e non il politicamente corretto.
Che sia chiaro, il trash è oggettivo.
Il mezzo più appagante per la mia ricerca spasmodica è YouTube.
Nel giorno della “conta al Senato”, tra incertezze e interventi dei senatori, avevo voglia di rivedermi quella scenetta di Berlusconi che teneva il conto e ripeteva a memoria le parole di Salvini. Mi fa sganasciare dal ridere, e rido pure adesso mentre lo scrivo. Nella frenesia del ridere ho guardato il video successivo: una scena del film Il tifoso, l’arbitro e il calciatore dove Pippo Franco faceva avanti indietro da una curva all’altra durante il derby Roma-Lazio. È servito solo a smorzare l’allegria del video precedente. Non era poi così trash come ricordavo e speravo.

Ma cosa succede all’algoritmo di YouTube, che prima ti mostra Berlusconi e poi Pippo Franco?!

La risposta è arrivata poco dopo, quando è partito il video di una canzone di Pippo Franco, che, dopo un po’ di ricerca, ho scoperto essere la vera sigla ufficiale d’apertura del Festival di Sanremo del 1982. Per la cronaca, fu il primo Festival di Vasco Rossi e di Zucchero. La vittoria andò a Riccardo Fogli, e seconda arrivò la coppia Albano e Romina con la canzone “Felicità”.

“Felicità”, la mia, che da quella sera non smetto di cantare “Che Fico!”.


#nonchiamatelafissa di Paolo Pavel Porsia