Tutto questo mi era mancato. 
Pochi di voi capiranno, quei malati (o fortunati) che vivono la musica nel profondo, come me, sanno a cosa mi riferisco.

«L’attesa aumenta il desiderio», dicono. Ma quando dopo l’attesa trovi altra attesa, un po’ di malinconia viene per forza.

Poi arriva. All’improvviso. In un modo totalmente diverso, inaspettato, inusuale ma così sorprendentemente bello da farti tornare il sorriso in un attimo.

La formula della semplicità è la formula vincente.
Un parco, un telo su cui distendersi e godersi lo spettacolo.
E poi lui, Max Casacci alla console!
Lasciamo per un attimo i Subsonica da parte e concentriamoci sul singolo. Ha messo su un progetto davvero incredibile registrando e campionando i suoni della natura. La fusione di più elementi, più dimensioni, ha portato ad un originalissima scaletta di pezzi tecno di tutto rispetto. E poi The city, quel capolavoro di disco.

Tutto questo mi era mancato.
Stare sotto le casse e sentire i bassi spingere forte dentro al petto.
Gli occhi che si chiudono, la testa che si muove, la mente che viaggia.

L’essere attraversato dalle vibrazioni.
L’essere per un istante in un equilibrio perfetto col mondo.
Il posto giusto, al momento giusto.
Sentire le sinapsi viaggiare più veloce.
Sentirsi parte del tutto.

Tutto questo mi era mancato.
Il presidente mi era mancato, tanto.
Grazie per averci regalato questo momento di semplice ma unica felicità!
E in un momento di quotidiana incertezza, godiamo di tutto il bello che ne viene.


#raccontamiunconcerto di Francesca Croce