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#NonChiamatelaFissa di Deborah Leonicini
L’isolamento da pandemia non è una situazione facile da affrontare. Nonostante la musica sia un ottimo sostegno nei momenti duri, in queste settimane ho avuto un blocco: non riuscivo ad ascoltare canzoni né a lasciarmi coinvolgere davvero.
Poi Milly di NCG mi ha invitato a partecipare alla conferenza per l’uscita del disco di Ghemon, “Scritto nelle stelle”. È stato l’input per uscire dal guscio: mentre riascoltavo i suoi brani, ho riflettuto su come mi abbiano sempre aiutata ad affrontare le crisi.
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Il modo autentico, onesto e concreto, ma privo di pesantezza, in cui Gianluca sa raccontarsi ha fatto sì che noi ascoltatori ci riconoscessimo nelle sue canzoni. Non apprezziamo solo le sonorità personali e ormai ben riconoscibili di chi ha superato il confine della definizione “rapper”, ma il potere di sostenere e incoraggiare. La sua musica narra di come gli ostacoli a volte facciano proprio schifo ma siano parte integrante della vita e di come sia meraviglioso rinascere tramite la propria determinazione. Ghemon lo sa bene e tiene molto a non deludere chi lo segue: non solo punta a realizzare musica di qualità, ma va controcorrente e pubblica un album in un momento avverso dal punto di vista commerciale.
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L’autobiografia in musica prosegue quindi con una nuova stagione positiva che lui descrive come “un momento in cui finalmente le stelle si sono allineate”.
Non mancano riferimenti a difficoltà e ombre, che ritiene tappe necessarie di una strada tracciata dal destino che la persona e l’artista hanno percorso con volontà e intenzione. L’amore e altre buone stelle che guidano l’artista sono ben presenti nelle sue parole e anche nelle immagini. Si veda l’ultimo video (proprio “Buona stella”), ispirato alle videochiamate di amici e parenti (reali) che sono entrate a fare parte di questa quotidianità.
Da fan, sono grata per la coraggiosa scelta di tenerci compagnia in una situazione così difficile e non vedo l’ora, dopo averne letto i testi, di sentire come suoneranno questi nuovi pezzi. So che il resto dell’isolamento sarà meno pesante in loro compagnia e che saranno la colonna sonora anche della nostra prossima rinascita.