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Raccontami un concerto: Rockin’ 1000 a Linate di Virginia Martinelli

Non so da che parte iniziare a raccontarvi di questo evento unico al mondo, potrei partire dalla fine con la ricerca della macchina nel parcheggio di Linate, o semplicemente dall’inizio… Per chi non sa minimamente di cosa stia parlando, il Rockin’ 1000 è un concerto di MILLE musicisti tra tastiere, batterie, chitarre, bassi, voci e fiati, che fa il giro del mondo ma che ha mosso i primi passi in Italia a Cesena. Ora che abbiamo visto la teoria presente anche su Wikipedia, passiamo alla pratica.

Acquisto il biglietto barbone del parterre, ma nonostante mi fosse stato ripetutamente detto che non avrei visto manco na stella da quella posizione, entro comunque con fare spavaldo. Dopo la solita ansia da token (studi di funzione, calcoli di tangente/seno/coseno per capire quante cose penso di comprare), entriamo in quel fiume infinito di gente che pascola bellamente sulle piste dell’aeroporto di Linate, per me un po’ casa.

Inizio ore 20, sono le 19:50  e io sono incazzata perché non vedo nulla: “facciamo l’upgrade del biglietto e andiamo in tribuna, perché se non devo vedere na mazza, stavo a casa a guardarlo dalle storie Instagram”. Code in biglietteria. Presi e via la corsa, non galoppavo così da almeno 20 anni. Seduti, ciao che inizia. Un fiume di ragazzi, adulti, ragazzini. Mi viene da piangere, maledetti ormoni femminili. Si parte con Learn to fly dei Foo Fighters (da dove è nato tutto l’evento), passando per Ballata per la mia piccola ienacon Manuel Agnelli e Rodrigo D’Erasmo o Tutti i miei sbagli dei Subsonica. Poi vabbé, che non la fai Another brick in the wall dei Pink Floyd? Non inventi parole e note di Won’t get fooled again dei The Who?

Potrei parlare di questo concerto per ore, raccontare di come, grazie al mio essere semplicemente donna, ho fatto aprire un parcheggio oramai chiuso, o del “panino vinto” sempre grazie al potere delle donne. Un evento così dovresti vederlo, o esserci come protagonista. Qui si assapora la bellezza del genere umano che fa gruppo, che ride e gioisce, e si trova felice nel suo habitat naturale. Si imparano tantissime cose, e si riceve una carica di adrenalina unica. Questo è il mio 21esimo concerto dell’anno, ho visto 21 artisti diversi… Con oggi siamo a 1021 artisti (anzi, 1020 più un unicorno. Perché sì, a questo concerto c’era uno vestito da unicorno rosa. Se stai leggendo, sappi che ti amo già).

Grazie muro del suono, siete stati bellissimi e bravissimi. Un giorno forse parteciperò anche io. Non so se nel servizio di pulizia e trasporto bagni chimici, ma ci sarò.

Rock&Roll sempre.

Grazie Milano, grazie Linate.