18 ottobre 2020
Oggi è l’anniversario di quando ho cantato Just for Now insieme a venti fan con Imogen Heap.

Ho cercato il video che ci fecero in ogni dove, per dimostrare a me stessa che è successo davvero. Purtroppo devo andare sulla fiducia di quel poco che ricordo.


Quando riesco a fare la foto con lei, ho tipo una regressione ai miei 5 anni di vita quando sul tram mi raccontavano che andavo dalle persone a presentarmi e a fare domande sulla loro vita o chiedevo di farmi appendere ai supporti in alto per dondolare.
Praticamente salto e squittisco, lei mi guarda come se fossi un elfo ubriaco alla festa di San Patrizio.

Poi ci dice, con la naturalezza con cui avrebbe potuto dire «vabbè, adesso vado a dormire che son stanca»:

«Ora vi canto JUST FOR NOW»

Cosa?
Scusa?
Qui?
Ora? 
Adesso?
Ma davvero?!?!?!!?!?

E inizia a cantare.
Poi si ferma.
Ci guarda.
E dice:
«No, aspettate ho avuto un’idea: vi va di fare le parti ritmiche? Sapete fare i cori?»

E… niente… anche questo, vi prego, chiedetemelo a voce perché non riesco a spiegarlo a parole, non le ho. 
Non più.

So solo che è successo che, mentre noi facevamo le parti ritmiche, Imogen Heap ci ha cantato Just for Now.
Noi venti cristiani abbiamo cantato JUST FOR NOW con Imogen Heap.

Qualcosa tipo… tipo… forse doppiare al leggio con la Di Meo.
Recitare con la Marchesini.
Fare una parte da protagonista in un film di Woody Allen.
Fare un pezzo con Dario Fo.
Cantare con Thom Yorke o Springsteen o Bjork. 
Ecco. 
Una cosa così.

Ma forse non è successo.
Forse l’ho solo sognato. 
Ogni tanto mi capita.
Quando non sono presente a me stessa e sogno ad occhi aperti in mezzo al mondo.


#raccontamiunconcerto di Chiara Francese