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Raccontami un concerto: Levante a Ostuni di vir.ginia.m

Leggo “LEVANTE al Foro Boario di Ostuni” e penso subito mille cose, non nel seguente ordine.⁣ ⁣
È dal 2016 che voglio vederla, ma una serie improbabile di eventi e di macumbe (maledizioni lanciate da persone che non ti amano particolarmente), si sono susseguite: impegni di lavoro, sovrapposizione con altri concerti, calamità naturali di vario genere. ⁣
Siamo a circa 5 tentativi, dai Virginia riprova, ma non dirlo a nessuno, “sia mai”. ⁣


Ore 15:30 vado a prendere i biglietti e STRANO MA VERO, le vendite sono chiuse. Penso: “Ecco, pure sta volta non la vedo, ma che problemi abbiamo io e Claudia Lagona?”. ⁣


Cerco on line, li trovo, li compro, in silenzio mi vesto e vado ad Ostuni. Shh, ora tutto sta procedendo bene. Parcheggio, uno dietro di me tampona, poteva capitare a me per una frazione di secondo stile Sliding Doors, e sappiamo già tutti che dato il concerto maledetto, è andata bene. ⁣


Ore 21:30, inizia. Violini, intro fenomenale, da un lato la luna e la croce di una chiesa, dall’altro lato il magnifico paesaggio illuminato di Ostuni. Un concerto nella mia terra, questo concerto, sono contenta. Levante stupenda, si muove leggera su un paio di trampoli neri, roba che se lo faccio io il secondo giro in ospedale non me lo toglie nessuno. Un barboncino abbaia tutte le volte che smette di suonare, mi sa che piace anche a lui la sua voce e la sua chitarra.⁣


La godo. Voce incredibile, si muove con scioltezza, propone pezzi nuovi e quelli più classici come Alfonso (si, quello che dice CHE VITA DI MERDA) e Pezzo di me (dai tutti l’abbiamo dedicata a qualcuno manco fosse La cura di Battiato).⁣


Fine del concerto. Io e il cane siamo contrariati.⁣
VIRGINIA vs MACUMBA 1-0⁣ ⁣